VITA SEGNATA
mercoledì 27 gennaio / 21:15 / Teatro Comunale di BucineMercoledì 27 Gennaio ore 21:15
online su ilsonar.it
Ilinx Teatro
VITA SEGNATA
Regia e Interprete Nicolas Ceruti
Improvvisazioni sonore di Mattia Airoldi
Immagini a cura di Nicolas Ceruti
Lettura musicata sulle memorie.
Narrazione di brani tratti da “ Una Vita Segnata” di Goti Bauer
”Se non ricordiamo non possiamo comprendere” – E. M. Forster
La memoria è la sorgente dell’identità di una persona e di un popolo, l’unica cosa che, a detta di Foscolo, non può
essere strappata < I Sepolcri , 1807 > .
Goti, reduce dell’olocausto italiana di origine ebraica, nei suoi incontri con le scolaresche, si trova spesso a ripetere
di avere un solo rimpianto: di non aver continuato a gridare con voce chiara e forte, dopo il ritorno da Auschwitz, la
sua storia. Ha creduto, ad un certo momento, di percepire una sorta di saturazione, che l’ha indotta a tacere. E così
è successo a tanti altri reduci.
«Avevamo creduto che quelle cose non sarebbero mai più successe nel mondo, e invece ci siamo accorti che così non
è: una ventina d’anni fa in Cambogia, e poi in Bosnia, in Ruanda. E il tutto nella generale indifferenza della società
civile, di coloro che dovrebbero portare soccorso».
Oggi difficilmente potrebbe avvenire un’altra Shoah nei confronti degli ebrei, ma la storia recente, addirittura la
cronaca quotidiana, ci mostrano che il pericolo di altri genocidi non è affatto scongiurato. E’ per questo che non
bisogna mai abbassare la guardia, e specialmente chi ha l’onere della formazione delle nuove generazioni ha il dovere
di esorcizzare quel pericolo, anche attraverso la promozione della memoria della Shoah. Come ci ricorda Brecht nel
finale dell’ Arturo Ui, «il grembo che ha generato quel mostro è ancora fecondo».
A partire da questa riflessione, dal Manifesto della Razza del 1939 e dai ricordi vivi e intensi che si trovano nelle
pagine de “Una Vita Segnata” di Goti Bauer inserito in “ Voci dalla Shoah – Testimonianze per non Dimenticare “ di
Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano curato da Claudio Facchinelli abbiamo dato vita ad una lettura a due voci che,
accompagnata dalla presenza di musiche eseguite dal vivo, cerca di portare all’attenzione dello spettatore le
testimonianze di chi , uomo o donna, s’è trovato a vivere uno dei periodi più oscuri e sciagurati della nostra storia.