Rete Teatrale Aretina

GOAL 1986

giovedì 12 marzo / 21:30 / Teatro Dovizi di Bibbiena

Teatro Dovizi di Bibbiena

Giovedì 12 Marzo ore 21:30
GOAL 1986
Scritto diretto e interpretato da Stefano Tosoni
Musiche originali eseguite live da Lucio Matricardi
produzione Proscenio Teatro

“….il calcio è favola, è racconto epico, è poesia…è il piccolo Davide che abbatte il gigante Golia, è un incantesimo che a volte sfiora chi ha il coraggio di credere ai propri sogni…”

E’ un monologo, questo, che ci parla del “calcio”. Non è però il calcio patinato dei grandi campioni, degli sponsor, delle televisioni, del doping, delle scommesse, dei contratti miliardari…no, è un calcio primitivo, sporco, vero, puro! E’ il calcio che giocavamo a tredici anni nel campetto dei preti dietro la chiesa, oppure ai giardinetti, per strada, nei parcheggi, allo stadio del paese con gli spogliatoi di due metri per due e il custode a viver lì dalla notte dei tempi….E’ un microcosmo, quello dei campionati giovanili, costellato di figure e personaggi tanto epici quanto comici, uno spaccato di quella provincia italiana che ha sempre qualche storia poetica da raccontare, che sa come affascinarci, divertirci, commuoverci. E’ in questi campetti di provincia, disseminati ovunque nel nostro Paese, che è possibile riscoprire il gioco più bello del mondo, quello in cui non è detto che il più forte debba vincere, perché spesso il cuore e il gruppo possono contare più del talento e dei mezzi a disposizione. E’ in questi borghi, disseminati tra l’appenino e la costa adriatica, che riscopriamo tutto il sapore della provincia italiana, che nella sua umiltà a tratti diventa epica, che nasconde le sue piccole e grandi storie, le sue sconfitte, le sue vittorie, i suoi protagonisti grotteschi, comici, malinconici, a volte eroici…e per assurdo, è forse proprio in questi piccoli universi disseminati ovunque nel nostro paese che qualcuno ha ancora la forza di inseguire i suoi sogni, piccoli o grandi che siano, è in questi luoghi che la magia ancora esiste…che “due più due, a volte, può anche fare cinque”!

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